Come finanziare la tua start-up con i fondi europei

Come finanziare la tua start-up con i fondi europei 150 150 Francesca Garreffa

Sei un giovane imprenditore e stai per dare vita alla tua start-up? Se hai già trovato la tua idea vincente e preparato un business plan in grado di evidenziare i punti di forza del tuo progetto, il primo passo da compiere verso la realizzazione della tua start-up è quello di trovare i finanziamenti necessari. Anche se hai costituito da poco una nuova impresa potresti avere la necessità di ottenere finanziamenti e agevolazioni per favorire lo sviluppo e la crescita della tua attività imprenditoriale.

In questo articolo scopriremo insieme come finanziare la tua impresa con i fondi europei.

Come ottenere finanziamenti per la tua startup

  1. Una possibile strategia, se non vuoi ricorrere alle tradizionali modalità di finanziamento offerte da istituti di credito e società finanziarie, potrebbe essere quella di rivolgerti ad investitori  privati (ad esempio business angels e capital venture), con l’intento di suscitare il loro interesse riguardo alla tua idea di business e spingerli così a finanziare il tuo progetto.
  2. Un metodo alternativo molto utilizzato dagli start-upper per reperire risorse finanziarie è il crowdfunding: la raccolta di fondi online, nata come forma di micro-finanziamento dal basso che mobilita persone interessate a sostenere un’idea imprenditoriale (tra le piattaforme più conosciute a livello nazionale e internazionale, Eppela e IndieGoGo, solo per citarne alcune). Tale strumento, che ha registrato una forte crescita negli ultimi anni, si rivolge per lo più ad iniziative di carattere artistico, culturale e sociale, ma può anche abbracciare progetti di innovazione tecnologica o del settore scientifico.
  3. Arriviamo quindi ad una forma di finanziamento che potrebbe fare al caso tuo, soprattutto se hai già le idee molto chiare sugli obiettivi che vuoi raggiungere: stiamo parlando dell’ampia categoria dei finanziamenti pubblici, che si distinguono in europei, nazionali e regionali, a seconda della tipologia di ente pubblico che li eroga. Alcuni di questi contributi sono parzialmente a fondo perduto, vale a dire che non prevedono la restituzione del prestito al soggetto erogante, e si rivolgono di norma alle imprese in fase di start-up, alle aziende costituite da giovani e/o disoccupati e all’imprenditoria femminile. In alcuni casi, tali finanziamenti possono anche essere concessi ad imprese già avviate e consolidate che desiderino investire in settori particolarmente innovativi o che vogliano internazionalizzarsi.

Dunque, come avrai intuito, le opportunità di finanziamento per l’avvio di un’attività imprenditoriale sono davvero molte, ma non è sempre facile orientarsi all’interno di questo vasto panorama così come può risultare difficile identificare lo strumento migliore per sostenere finanziariamente la propria idea. Questi strumenti finanziari hanno requisiti, tempi e modalità di richiesta differenti – la richiesta di finanziamento avviene attraverso la partecipazione ad un bando pubblico – quindi occorre per prima cosa individuare l’ente che li rende disponibili.

In alcuni casi, infatti, si tratta di finanziamenti europei gestiti direttamente dalla Commissione Europea (e relative agenzie), in altri sono erogati e gestiti a livello indiretto, dallo Stato, dalle Regioni o da altri enti pubblici.

Fondi europei per le start-up

I finanziamenti europei sono quelli più conosciuti, almeno in linea teorica: questi strumenti possono rivelarsi dei grandi alleati per le imprese in fase di start-up che, beneficiando di tali fondi, possono riuscire a coprire gran parte dei costi di avviamento del proprio progetto imprenditoriale. Anche se la linea seguita dalla Commissione Europea va sempre più verso la riduzione dei finanziamenti indiretti a fondo perduto a favore dell’utilizzo della finanza agevolata (ad esempio il microcredito e i finanziamenti a tasso zero senza garanzie reali), il fondo perduto è ancora presente per i fondi europei a gestione diretta, basati su partenariati transnazionali.

Si tratta quindi di una grande opportunità, che però non sempre viene sfruttata al meglio nel nostro Paese, soprattutto a causa della complessità degli adempimenti burocratici e della scarsa pubblicità che viene data a tali bandi. C’è poi una precisazione da fare quando si parla di fondi europei. Infatti, si può correre il rischio di generare qualche confusione, poiché buona parte di questi prestiti non viene gestita direttamente dalle istituzioni europee, ma dagli Stati membri dell’Ue a livello nazionale e locale. In Italia, ad esempio, i fondi indiretti vengono amministrati dalle Regioni, che li assegnano mediante la creazione di bandi appositi.

  • I fondi diretti, erogati e gestiti dalle istituzioni europee mediante sovvenzioni, prestiti e garanzie, si rivolgono principalmente ad imprese già avviate e start-up con progetti dal forte valore innovativo, ad esempio nel campo della ricerca scientifica e delle nuove tecnologie. Tra le opportunità in questo settore merita sicuramente un accenno Horizon 2020, il grande programma europeo per la ricerca e l’innovazione che fa parte della strategia Europa 2020 volta a promuovere la competitività globale dell’Europa. Questo programma, con un budget di circa 80 miliardi di euro, si articola in tre obiettivi: creare leadership industriale, affrontare le sfide sociali e far emergere eccellenze nel campo della scienza. All’interno di Horizon 2020 è presente anche uno strumento specificamente rivolto alle piccole e medie imprese, che mira a sostenere l’attività di ricerca e innovazione delle PMI con una forte ambizione a svilupparsi, crescere ed internazionalizzarsi. Lo SME Instrument fornisce, infatti, un supporto che copre l’intero ciclo di innovazione, organizzato in tre fasi ed integrato da un servizio di tutoraggio e da un servizio di coaching.
  • Invece, per quanto riguarda i fondi indiretti, le opportunità per le start-up sono più ampie perché i bandi sono rivolti a progetti in diversi settori, ma le somme erogate sono più modeste.

Chi può presentare domanda di finanziamento?

È difficile dare una risposta univoca, in quanto dipende dai requisiti specificati di volta in volta nel singolo bando.

Se i destinatari sono le nuove imprese, generalmente si richiede che:

  • siano innovative
  • non siano costituite da più di 48 mesi
  • abbiano la sede legale, o almeno operativa, nella regione che eroga il finanziamento
  • spesso sono previste agevolazioni per l’imprenditoria femminile, i disoccupati e gli under 35.

Come individuare l’opportunità migliore per la tua start-up

Uno dei problemi principali in riferimento ai fondi europei consiste proprio nella difficoltà nel reperire e nell’interpretare le informazioni necessarie sui bandi e sulle modalità di richiesta del finanziamento. Per questo, se vuoi approfittare delle possibilità che l’Europa mette a disposizione in questo settore, devi armarti di molta pazienza e cercare tra i bandi disponibili quello che potrebbe fare al tuo caso: il primo passo da compiere sarà quindi quello di consultare periodicamente il sito web dell’Unione Europea per scoprire le ultime novità sulle diverse opportunità di finanziamento.

Un’altra possibilità, se sei interessato ad approfondire l’argomento dei fondi europei indiretti, è quella di cercare i dettagli dei bandi disponibili sul sito web e sul bollettino ufficiale della Regione in cui ha sede la tua attività, oltre a consultare quello della Camera di Commercio territorialmente competente.

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