Opportunità di crescita in un contesto di incertezza? Certamente. Parliamo di capacità di adattamento e flessibilità.
Se qualcuno ti avesse detto che nel 2020 avresti vissuto la più grande emergenza sanitaria del dopoguerra, cosa avresti fatto? Nella rara ipotesi in cui gli avessi creduto, come ti saresti preparato per affrontare questo momento di crisi?
Difficile rispondere perché lo scenario degli ultimi mesi ci ha proiettato in un contesto di grandi incertezze e cambiamenti imprevisti, una vera e propria centrifuga che ha messo in discussione tutti i nostri punti saldi. Sono state stravolte le nostre consuetudini, abbiamo visto negata la libertà di muoverci e di relazionarci con le persone. Abbiamo perso totalmente la capacità di controllo su ciò che ci circonda, la visione d’insieme del mondo e di come funzionano le logiche della società in cui viviamo.
D’impatto, il buio.
La fase di crisi è repentina, inarrestabile, pronta a travolgerti come un fiume in piena, ma rappresenta spesso un’occasione di crescita per coloro che riescono ad analizzare ed interpretare meglio e prima degli altri il cambiamento.
Ma come si gestisce una situazione di crisi?
Il miglior modo per reagire è quello di prepararsi attingendo all’esperienza e alle best practices da cui possiamo trarre importanti insegnamenti. Non possiamo pensare di avere una soluzione immediata ad un nuovo contesto se non abbiamo solide basi aziendali.
Possiamo parlare di Crisis Management? Certamente. Le situazioni di crisi aziendale possono nascere da molteplici contesti, tra cui quello che stiamo vivendo legato al Covid-19. Questa emergenza sanitaria ha incrociato quella economica, provocando un effetto domino che ha colpito tutte le realtà imprenditoriali.
Agire tempestivamente è fondamentale, ma lo è ancor di più comprendere la strada da percorrere. Ogni azienda dovrebbe costantemente monitorare il mercato in cui opera e definire un piano di azione in caso di crisi, che segue delle specifiche linee guida. Stiamo parlando del cosiddetto “piano di crisis management”, il documento redatto internamente all’azienda che tiene conto delle azioni da intraprendere in ogni settore aziendale, oltre che dei soggetti che entrano in gioco nel caso in cui ci fossero i presupposti per fronteggiare una situazione di crisi, contenendo danni diretti e collaterali all’azienda.
La valutazione dei rischi
Le aziende più strutturate, qualora fosse necessario, sono in grado di implementare i piani di emergenza in tempi molto rapidi, grazie anche alla presenza di un team di lavoro preposto. Quando questo non è possibile, è necessario valutare rapidamente i rischi di impatto sull’operatività aziendale.
In questo scenario emerge il vero leader che sa analizzare il contesto in cui opera, ne comprende il cambiamento ed è in grado di rispondere in maniera funzionale e veloce.
La definizione del piano di comunicazione
In contesti difficili di emergenza come quello attuale è fondamentale gestire i rapporti interni ed esterni all’azienda. Non possiamo continuare a parlare al nostro pubblico senza fare riferimento al contesto in cui stiamo vivendo. È importante adeguare i contenuti e il tono di comunicazione, senza però tralasciare l’importanza di essere coerenti con i valori aziendali e il core business.
Il confronto
Fare un passo indietro, fermarsi e riflettere. Insieme. La forza di un’azienda sta nel confronto e un vero leader si differenzia perché sa ascoltare. Il dialogo con i collaboratori è importante perché ci apre ad una visione più completa dell’azienda e la specializzazione di ognuno ci permette di analizzare nello specifico ogni settore aziendale. Nasce proprio dai momenti di confronto l’idea che può costituire l’alternativa e la soluzione vincente in grado di rispondere ad una situazione di emergenza. Qui si definisce la capacità di adattamento che spesso nasce dal rimescolare le carte e mettere in discussione dei punti saldi che spesso vengono dati per scontati. L’abilità del buon leader è quella di saper cogliere le occasioni date dal cambiamento, partendo dal confronto e intercettando un’opportunità di crescita.
La flessibilità
In contesti di emergenza dobbiamo essere pronti a riorganizzare l’attività aziendale proponendo modelli snelli e fluidi, ricorrendo a tutti gli strumenti a cui abbiamo accesso. Ripensare all’attività aziendale ed ottimizzare ogni aspetto. Pianificare e lavorare per obiettivi seguendo una strategia ci aiuta ad essere più flessibili e pronti ad affrontare situazioni di emergenza.
Lo smart working e la comunicazione digitale hanno evidenziato la capacità organizzativa di un’azienda. In poco tempo ci siamo trovati di fronte a delle scelte strategiche importanti in cui gli strumenti digitali hanno giocato un ruolo centrale. Si sono attivati nuovi bisogni che rappresentano nuove opportunità. Il quadro complessivo è di grande rilevanza ed è in continua mutazione, sei pronto?
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