Sito web, contenuti, diversi social a disposizione. Come combinare questo puzzle di risorse e spazi virtuali per ottenere un risultato ottimale?
Scegliendo il canale giusto per il racconto della tua azienda.
Storytelling e canali di comunicazione
Oggi ogni tipo di comunicazione online andrebbe pensato come una narrazione. L’azienda si racconta attraverso contenuti testuali, immagini, video e crea così un’immagine di sé.
Ma è giusto, e soprattutto necessario, utilizzare tutti i canali di comunicazione presenti oggi?
Avere una presenza capillare sui social, usare le newsletter, gestire un blog è garanzia di risultati?
Molte attività commerciali – come anche molti imprenditori o consulenti – presenti online pensano che la quantità faccia la qualità: usano tutti i social, da LinkedIn a Instagram, producendo contenuti uguali replicati sulle varie piattaforme.
Questa strategia è piuttosto sbagliata.
Lo Story-Relationship Funnel
Definire un piano di comunicazione e di storytelling presuppone una serie di riflessioni iniziali.
A chi ci stiamo raccontando?
La prima grande distinzione va fatta tra la comunicazione B2B e quella B2C:
- un business storytelling, rivolto alle aziende
- un consumer storytelling, rivolto alle persone.
E così abbiamo già creato uno spartiacque ben definito.
Qual è il nostro obiettivo?
Possono essere due gli scopi principali della nostra comunicazione:
- brand awareness, quindi la conoscenza del brand, la percezione dell’azienda
- conversione, quindi l’azione del nostro interlocutore, l’acquisto.
Un obiettivo ovviamente non esclude l’altro, ma è importante capire che i media da sfruttare per ottenere i due goals sono diversi, ma complementari.
A questo punto possiamo sintetizzare queste considerazioni iniziali in un Bullseye, che è quello elaborato da Shane Snow [1]:
L’autore, esperto di storytelling, parte dal presupposto che dobbiamo attirare i nostri ascoltatori e renderli partecipi della nostra storia, ma possiamo farlo solo sfruttando i giusti canali che vanno scelti in base all’audience che vogliamo avvicinare e all’obiettivo che vogliamo raggiungere.
Andiamo a vedere nello specifico.
La comunicazione business
Se devo mettere in piedi un business storytelling andrò a rivolgermi a imprenditori, ad altre aziende, a professionisti: dove trovarli?
Sicuramente non su Instagram, dove la popolazione media è giovanissima, per cui dovrei creare dei contenuti visivi che poco si adattano al mio tema: come puoi vedere, la mia audience non è su questo canale e la mia narrazione non si adatta al codice del social.
Userò allora LinkedIn, dove posso effettivamente costruire una comunicazione efficace, o YouTube per creare la mia immagine e raccontarmi. Preferirò SlideShare o dei webinar a pagamento per ottenere la conversione. E qui ritornano i due obiettivi: brand awareness, vendita.
Ovviamente il centro focale rimane sempre il sito, che è una vetrina virtuale che va curata.
La comunicazione per le persone
Se voglio raggiungere i potenziali clienti andrò dove passano il loro tempo: su Facebook, Instagram, YouTube, Pinterest. Sfrutterò al massimo i social, ma anche in questo caso facendo una scrematura e scegliendo la piattaforma il cui pubblico corrisponde alla mia audience.
Quindi, se voglio raggiungere i giovanissimi, userò Instagram e YouTube. Se ho un mercato all’estero sfrutterò anche Pinterest, dove il social è molto più forte che in Italia. E ovviamente la mia narrazione dovrà adeguarsi al codice espressivo di quel medium.
Email e CTA
Uno strumento che funziona sempre è l’e-mail: con le dovute distinzioni – nel tono di voce e nella struttura – il messaggio di posta arriva direttamente al destinatario, lo interpella in prima persona e gli propone di compiere un’azione.
Un indirizzo mail è una risorsa importante, ma va sfruttata in modo adeguato: quindi no allo spam, sì alla personalizzazione, sì allo storytelling.
In ogni caso, ricorda che in qualsiasi contenuto tu costruisca è necessario inserire una CTA, la famosa Call to Action: dopotutto, come mostra anche il Bullseye, l’obiettivo finale è portare la persona o l’azienda nel tuo circolo d’influenza, al centro.
Da questo breve approfondimento capirai che per costruire una relazione con chi ti legge o ti segue è necessario usare una narrazione avvincente, ma soprattutto renderla fruibile e raggiungibile alla tua audience.
If a tree falls in the forest and no one’s there to hear the sound, did it really happen?
FONTI
Vuoi costruire un’identità aziendale unica, comunicare con le giuste parole, individuare i tuoi migliori clienti e trovare nuovi modi per acquisirne di più? Allora scopri subito il nostro Metodo Human Marketing!