Creare un contenuto ben scritto e che stimoli la curiosità, stabilire il budget e i tempi della campagna: fatto.
E il pubblico?
Attenzione, questo è un passaggio fondamentale. Vediamo allora qual è quello che fa al caso tuo, e qualche consiglio utile.
Pubblico Salvato
Probabilmente è il pubblico più conosciuto e più utilizzato nella piattaforma, è un pubblico “base” che forse avrai sentito chiamare pubblico freddo.
Il pubblico salvato è una audience creata profilando gli utenti Facebook per interessi e dati socio-demografici.
Hai mai sentito parlare di Buyer Personas? Bene, questo è lo strumento da utilizzare se vuoi fare advertising avendo come target le tue personas.
Facebook ti permette di inserire i dati su località geografica, età, genere e lingua, i dati demografici, gli interessi e i comportamenti e eventuali connessioni alle tue pagine, app o eventi. Non sono tutti campi obbligatori, sarai tu a scegliere quali usare includendo o escludendo i requisiti necessari.
Puoi partire – includendo o escludendo – da un pubblico personalizzato o simile creato in precedenza.
Il pubblico creato non ti conosce, a meno che tu non sia un brand affermato, non sa chi sei e cosa offri, non si fida ancora di te e di conseguenza non acquisterà mai nulla alla prima inserzione vista. Utilizza questo pubblico per farti conoscere e per dargli informazioni.
Ti consiglio di segmentare gli interessi in gruppi omogenei, non mischiare gli interessi che sono distanti tra loro. In questo modo aiuterai Facebook, e la sua intelligenza artificiale, a cercare le persone più vicine alla tua buyer personas.
Pubblico Personalizzato
Il pubblico personalizzato, o custom audience, è costruito partendo da un’origine di dati esterna, di tua proprietà, o interna a Facebook. Il meglio di questo pubblico lo avrai se configurerai perfettamente il pixel di Facebook.
Il pixel è un tag che traccia, di base, le visualizzazioni di pagina ma può essere programmato per tracciare molto altro, o come li chiama Facebook, eventi.
La custom audience racchiude gli utenti Facebook che sono venuti in contatto con il tuo brand, conoscono la tua azienda o i tuoi prodotti/servizi, per questo puoi mostrargli, a differenza del pubblico salvato, inserzioni più vicine al tuo obiettivo finale di vendita. Questa tipologia di pubblico è molto importante perché può essere utilizzato per fare remarketing.
Le origini dei dati possono essere le interazioni con le tue pagine Facebook e Instagram, un file con i tuoi clienti, il traffico del tuo sito web, le attività nella tua app o addirittura le attività offline dei tuoi clienti. Sì, proprio così, puoi importare i dati relativi a una tua fidelity card e lasciare che Facebook li trovi nella piattaforma per unire le strategie offline a quelle online.
Le custom audience sono poco utilizzate e mi capita spesso di trovare account pubblicitari che ne fanno poco uso. Ti consiglio di iniziare a lavorarci e di inserirli subito nella tua strategia.
Pubblico Simile
Il pubblico simile o lookalike è una espansione del tuo pubblico personalizzato. Se nei due pubblici descritti precedentemente sei tu a dover indicare a Facebook cosa vuoi, qui il lavoro lo fa tutto Facebook con l’intelligenza artificiale.
Scegli un pubblico di partenza, seleziona il luogo del pubblico, la dimensione del pubblico e il gioco è fatto. Facebook cercherà gli utenti simili per caratteristiche, interessi e comportamenti agli utenti che gli hai indicato con il pubblico di partenza.
Attenzione però a due aspetti.
- Non inserire nel luogo più di una nazione perché non tutti hanno gli stessi comportamenti di acquisto (in Italia le persone si comportano in maniera differente dalla Germania).
- L’altro aspetto su cui fare attenzione è la dimensione. Facebook ti chiede di indicare una percentuale da 1 a 10%. L’1% è il pubblico più simile ai tuoi utenti, più aumenti la dimensione più saranno differenti le caratteristiche degli utenti dal pubblico di partenza.
Io ti consiglio di usare la dimensione 1%, al massimo 2%, ma come dico sempre, testate testate testate.
Ora hai qualche nozione di base per non sbagliare la scelta del tuo pubblico: infatti, un errore nel calibrare questa variabile può far fallire miseramente anche la miglior campagna.
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