Quando si parla di creazione di contenuti per il web, organizzare le attività da svolgere può agevolare notevolmente il lavoro.
Se hai già letto il precedente articolo sull’importanza di un piano editoriale, sai già che in una strategia di content marketing la fase di pianificazione è sicuramente la più importante.
Per questo motivo, in questo articolo voglio approfondire assieme a te un altro strumento indispensabile: il calendario editoriale.
Un calendario, sì. Ma in pratica di cosa si tratta?
Spesso viene confuso con il piano editoriale, e viceversa. Ma il nome dovrebbe subito suggerire che si tratta di uno strumento completamente diverso.
Il calendario editoriale, infatti, è un vero e proprio calendario, un documento organizzativo (un foglio Excel, per intenderci) che permette di avere un quadro completo sui contenuti da realizzare, programmare e pubblicare.
Solo in questo modo si può portare avanti un progetto editoriale ed essere costanti nel tempo, senza rischiare di impantanarsi e gettare la spugna a qualche metro dalla linea di partenza.
Come realizzare un calendario editoriale
Come puoi immaginare, un calendario editoriale è uno strumento versatile, e quindi può essere utilizzato per pianificare sia gli articoli di blog che i post sui social media. Ovviamente, è sempre consigliato creare due file separati, in modo da non appesantire la lettura e confondere le attività.
In questo caso, per completezza, ci focalizziamo sulla creazione del calendario per un blog.
Innanzitutto, va detto che si tratta di un documento personalizzabile, e che quindi va creato sulla base delle proprie esigenze. Ad esempio, saranno diverse le necessità editoriali di un blogger freelance rispetto a quelle di un’agenzia di comunicazione con un team di 20 copywriter.
Ci sono, però, alcuni elementi che contraddistinguono ogni calendario editoriale, e che è bene conoscere, comprendere e utilizzare sempre. Vediamo insieme quali sono:
• Data: il giorno, il mese e l’anno in cui quel contenuto (articolo, nel nostro caso) dovrà essere pubblicato;
• Tipologia: quando si parla di blog, è sempre bene diversificare la tipologia di articoli che andremo a pubblicare, in modo tale da creare una vera e propria struttura ramificata di contenuti che attraggono un pubblico variegato di lettori. Si possono realizzare, infatti, articoli Cornerstone (la base del blog, contenuti generici destinati ai principianti), Pillar article (contenuti che vanno oltre la superficie, e che approfondiscono un tema ben definito) e Longtail article (contenuti che rispondono a domande specifiche del proprio pubblico);
• Argomento: non è il titolo definitivo, ma solo un appunto sul tema che si vuole trattare;
• Categoria: una tra quelle che hai scelto per organizzare gli articoli sul tuo blog. Ad esempio, se scrivi di cucina, le categorie potrebbero essere Antipasti, Primi Piatti, Secondi Piatti e Dolci;
• Keywords: le parole chiave che caratterizzano il tuo articolo e per le quali vuoi posizionarlo sui motori di ricerca;
• Call to Action: ogni articolo dovrebbe contenere al suo interno una o più chiamate all’azione per il lettore. Ossia l’invito a compiere uno specifico gesto (cliccare su un link che indirizza verso un contenuto a pagamento, compilare un form per iscriversi a una newsletter e così via). In questa sezione del tuo calendario, puoi appuntarti la tipologia di Call to Action prevista per ogni articolo;
• Stato attività: potrebbe essere “In lavorazione”, “Scritto” o “Pubblicato”. In modo tale da monitorare l’andamento delle tue attività editoriali;
• Fonti: per scrivere dei buoni articoli, servono delle fonti autorevoli. Qui puoi inserire i riferimenti da cui prendi spunto e attingi le informazioni;
• Autore e firma: se sul tuo blog scrivono più persone, questi due elementi sono indispensabili per distinguere e organizzare chi realizza e chi firma ogni contenuto.
Fonte: mysocialweb.it
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