Le persone sono costantemente connesse alla rete attraverso gli smartphone. La maggior parte delle decisioni d’acquisto avviene tramite la pubblicazione e la promozione sul web.
Tralasciare questa opportunità vuol dire regalare un enorme vantaggio ai propri concorrenti.
Ecco perché, per un brand essere presente sui social media non è più una scelta, quanto piuttosto una necessità. I media digitali sono diventati il punto di riferimento per la comunicazione e la promozione di un business, e gran parte delle aziende ne è oramai consapevole.
È proprio quando si decide di passare dalla teoria alla pratica che molti dubbi vengono a galla. E così, di solito, la domanda che subito sorge spontanea ai brand che si avvicinano per la prima volta al digital marketing è: “Ma quale social media scelgo?”.
Per rispondere a questa domanda, si dovrebbe necessariamente creare prima una strategia digitale, al fine di comprendere quali siano gli strumenti più idonei al proprio business, e soltanto dopo mettere le mani in pasta con i canali di comunicazione. Ma se stai leggendo questo articolo, vuol dire che sei già a buon punto. Significa che hai le idee abbastanza chiare e ti piacerebbe capire meglio come usare Instagram per il tuo business in modo efficace.
Quindi, possiamo iniziare. In questo articolo scoprirai tutte le potenzialità di Instagram per le aziende, imparerai alcune delle tecniche più efficaci utilizzate dai brand di successo e, alla fine di questa lettura, avrai le competenze necessarie per iniziare ad implementare la tua strategia di comunicazione digitale e creare una community di migliaia di follower.
Come creare un account Instagram Business
Quando si decide di usare Instagram per comunicare e promuovere un brand, la prima cosa da fare è sicuramente quella di creare un nuovo profilo. Ma se fin qui sono bravi tutti, in pochi sono invece a conoscenza delle funzionalità aggiuntive che la piattaforma mette a disposizione se si attiva un account Instagram aziendale. Questa tipologia di account, proprio come dice il nome, è stata sviluppata per tutti i brand che vogliono usare il social media per le proprie attività di marketing.
Apparentemente, ad un occhio poco attento, sono poche le differenze tra la versione personale di Instagram (quella generata automaticamente alla creazione di un nuovo profilo) e quella per il business. Ma in realtà, nella pratica, sono davvero molti gli strumenti che quest’ultima mette a disposizione.
- Innanzitutto nella versione destinata alle aziende e ai professionisti viene aggiunta la categoria di riferimento del profilo sotto il nome dell’account. Se ad esempio sei un grafico freelance, comparirà l’etichetta “artista” ad identificare il tuo brand;
- Poi, vicino al pulsante “Segui”, ne appare un altro con la scritta “Contatta” a cui associare i propri riferimenti (mail, telefono e indirizzo). Una vera e propria Call to Action che invita i clienti a chiamarti e a scriverti per informazioni o acquisti;
- Infine, viene aggiunta la possibilità di visualizzare gli Insights, i dati di approfondimento sul tuo pubblico e sui contenuti che pubblichi. Puoi scoprire questa funzionalità più in basso, ho dedicato un intero paragrafo a questo argomento.
Ma adesso veniamo alla pratica: come creare un account Instagram Business?
Come già accennato, quando apri un nuovo account, il profilo è di default di tipo personale, ossia pensato per gli utenti finali e non per le aziende. Per trasformarlo nella tipologia business bisogna invece seguire alcuni semplici passaggi:
- Per prima cosa assicurati di aver creato una pagina Facebook. Se il tuo piano strategico non prevede Facebook come strumento di comunicazione, potresti utilizzare un escamotage: crea una pagina Facebook fittizia ma della categoria che vorresti utilizzare su Instagram (vedi sopra), inserisci i tuoi dati di contatto, ma poi non pubblicarla. Potrai utilizzarla ugualmente per passare ad un profilo aziendale tra poco;
- Da smartphone poi, apri Instagram e vai sul tuo profilo. In alto a destra clicca sulle impostazioni e, scorrendo in basso, clicca su “Passa al profilo aziendale”;
- Associa la pagina Facebook appena creata e scegli le informazioni di contatto da mostrare al tuo pubblico;
- Una volta fatto, il tuo account Instagram Business sarà finalmente attivo.
Per completare il tuo account adesso non ti resta che inserire un nome utente, la foto o un logo, una breve biografia e il link ad un sito web (se esistente). In questo modo sarai pronto per iniziare ad utilizzare il tuo nuovo profilo Instagram aziendale.
Quali contenuti pubblicare su Instagram
Ora che il tuo profilo Instagram Business è pronto, puoi iniziare a condividere i tuoi contenuti. “Che cosa pubblico esattamente?”, ti starai sicuramente chiedendo. Questa è la prima domanda che bisogna sempre porsi e a cui dare una risposta accurata, prima di iniziare una strategia di content marketing sui social media.
Ovviamente non esiste una risposta che vada bene per tutti, come non esiste una tipologia di contenuto che si adatti a ogni tipo di azienda. Perché se i contenuti raccontano un brand, i valori che essi comunicano devono adeguarsi sempre all’immagine di chi parla. Questo, però, non vuol dire che non esistano delle regole generali che, se rispettate, possano aiutare a raggiungere degli ottimi risultati in termini di comunicazione.
Quello che un brand deve sempre ricordare è proprio di essere un brand. Per questo motivo su Instagram si dovrebbero preferire dei contenuti in grado di coinvolgere il pubblico, in linea con i propri valori e con l’insieme di credenze che il proprio target di cliente abbraccia. Bisogna invece evitare immagini e video pubblicati con la speranza di diventare virali o, ancor peggio, con il solo obiettivo di fare numero.
Sei per esempio una pasticceria? Potresti condividere foto professionali dei tuoi dolci, retroscena autentici durante la lavorazione e, perché no, il sorriso di un cliente soddisfatto. Sei un ottico e vuoi promuovere il tuo punto vendita? Potresti pensare di condividere foto dei tuoi occhiali (in negozio o in altre location), momenti in laboratorio o il viso di una ragazza che indossa un nuovo modello.
I contenuti visual che contraddistinguono Instagram, a differenza di altri formati, hanno la caratteristica di adattarsi praticamente a ogni business, basta avere solo un po’ di creatività e il coraggio di osare.
Ma non è finita qui. Instagram non è solo foto o video, ma anche e soprattutto Stories – una delle ultime funzionalità inserite all’interno dell’applicazione e che oramai sta riscuotendo un enorme successo da più di un anno. Le hai già provate, non è vero? Con le Stories potresti decidere di raccontare il tuo brand senza filtri, creare delle vere e proprie narrazioni d’impresa in grado di intrattenere e coinvolgere sempre di più il tuo pubblico di potenziali clienti.
Quali hashtag usare su Instagram
Uno degli elementi più importanti, ma spesso ampiamente sottovalutato dai brand che usano Instagram, è l’hashtag.
Come forse saprai già, su Instagram le foto vengono categorizzate mediante dei contenitori digitali che catalogano le foto sulla base di una parola chiave preceduta da un #, l’hashtag. Questi possono essere inseriti a discrezione dell’utente (con un limite massimo di 30) nella didascalia della foto o del video, oppure nel primo commento subito dopo aver condiviso il post. I contenuti che vengono pubblicati, quindi, sono potenzialmente visibili ai propri followers e a tutti coloro che cercano i contenuti mediante una determinata keyword.
Soprattutto all’inizio, quando non si ha ancora un pubblico abbastanza ampio, la visibilità offerta dagli hashtag è di fondamentale importanza. E la loro scelta è senza ombra di dubbio il dettaglio più importante che fa la differenza in una strategia di content marketing. Anche in questo caso però, non esiste una lista dei migliori hashtag in assoluto, ma soltanto una logica di fondo che, se seguita, permette di scegliere i più rilevanti per il proprio brand.
Nella scelta delle parole chiave da inserire ci sono 2 elementi fondamentali su cui bisogna prestare attenzione e riflettere: la competizione e la visibilità. Ma per capire meglio questo concetto, facciamo subito un esempio. Ad oggi l’hashtag #italia contiene quasi 32 milioni di contenuti e la frequenza di utilizzo è altissima. Il primo pensiero che si ha di fronte a una situazione come questa è: “Lo utilizzo anche io così mi vedranno in tanti”.
Ma questo è il più grave errore che si possa commettere, soprattutto in una fase iniziale. In questo caso la visibilità potenziale è molto alta, ma è altissima anche la competizione per raggiungere le persone che stanno usando quell’hashtag. E usarlo vorrebbe dire scomparire nel flusso giornaliero di contenuti qualche istante dopo la pubblicazione.
Il segreto consiste quindi nel valutare il giusto compromesso tra visibilità e competizione, prediligendo la specificità. Se ad esempio sei un brand di moda che opera in Italia e vuoi pubblicare la foto di un nuovo vestito da donna, parti sempre a ragionare dal soggetto della foto, per poi allargare il contesto e generalizzare l’ambito.
Per il tuo brand l’hashtag #vestito potrebbe essere più funzionale di #dress perché in lingua italiana; #modella potrebbe essere più efficace di #model per lo stesso identico motivo; e #italianfashion potrebbe essere più adatto di #italia perché più specifico e dunque sicuramente meno competitivo.
Come creare una community attiva su Instagram
Dopo aver creato un profilo Instagram Business e aver programmato i contenuti da pubblicare magari per il primo mese di attività, non resta che mettersi al lavoro per creare una community interessata al proprio brand. Per far ciò, il segreto (se di segreto si può parlare) è quello di interagire ed essere presenti sulla piattaforma.
Interagire non vuol dire fare spam invasivo sotto le foto di potenziali clienti con frasi del tipo: “Bella foto, seguimi!”. No, non funziona proprio così. E quelli che gridano al miracolo per aver scoperto un metodo in grado di creare in breve tempo una community attiva, stanno mentendo. Per far si che le persone si avvicinino ai tuoi contenuti e al tuo brand, bisogna costruire delle relazioni autentiche e spontanee, da portare avanti nel tempo, con costanza, rispetto e coerenza.
Essere presente invece significa pubblicare con una certa frequenza nuovi contenuti. “Ma ogni quanto?”, ti starai chiedendo. Anche in questo caso, non esiste una ricetta magica e tutto dipende dal piano editoriale che avrai costruito. Da 1 a 4 contenuti al giorno, distribuiti nell’arco della giornata, è una buona frequenza per un brand. Non bisogna né esagerare, rischiando di condividere cose non attinenti, né sparire per settimane. Bisogna trovare un giusto compromesso per essere presenti senza annoiare. Se osserviamo cosa fanno i brand di maggior successo, troviamo ad esempio Redbull (@redbull) che nell’ultima settimana ha avuto una media di 4 contenuti pubblicati al giorno (fonte Social Blade).
Un’altra strategia in grado coinvolgere il tuo pubblico ed incrementare la brand awareness (consapevolezza del tuo marchio) è anche l’Influencer Marketing. Funziona così: scegli le persone più influenti su Instagram nel tuo target di consumatori. Invitale a provare il tuo prodotto o servizio gratuitamente, in cambio di qualche contenuto da realizzare e pubblicare sul proprio profilo. Invitale anche ad usare il tuo hashtag (#nomebrand), a taggarti e ricondividi le foto più belle. Per approfondire questa strategia, guarda l’attività che svolge quotidianamente Daniel Wellington (@danielwellington).
Instagram Insights: analizza i tuoi risultati
Come ti avevo promesso qualche riga più sopra, approfondiamo adesso la funzione più importante di un account Instagram Business: gli Insights, i dati di approfondimento che ti permettono di comprendere meglio l’andamento delle tue attività su questa piattaforma.
Per visualizzare queste informazioni, basta accedere al proprio profilo e cliccare sull’icona (in alto a destra) a forma di grafico a barre. Ecco i dati che trovi in questa sezione:
- Subito in alto le informazioni relative all’ultima settimana: visualizzazioni(totali) dei post, copertura (account unici) dei post, visualizzazioni del profilo e clic sul sito web. Sotto ogni dato c’è anche l’andamento relativo rispetto alla settimana precedente;
- Più in basso trovi i post più popolari dell’ultima settimana in termini di visualizzazioni;
- Subito sotto ci sono i dati sulle visualizzazioni delle Instagram Stories;
- Infine, i dati più importanti: le informazioni sui followers. Numero totale, genere, fascia d’età, città, paese di provenienza e orari/giorni di maggiore attività.
In questa sezione puoi anche monitorare le promozioni a pagamento attive sul tuo profilo e le Instagram Stories pubblicate nelle ultime 24 ore.
Le informazioni però non sono finite qui. Puoi anche ottenere i dati relativi a copertura (account unici), visualizzazioni (numero totale di volte), interazioni (mi piace e commenti) dei post e quante volte il contenuto è stato salvato dagli utenti. Basta cliccare su “Visualizza dati di Insights” sotto ogni singolo post.
Il mio consiglio è di cominciare a monitorare questi dati dopo qualche settimana di attività. Sarai in grado così di conoscere meglio chi ti segue e capire se sei sulla strada giusta oppure se hai bisogno di aggiustare qualcosa nella tua comunicazione su Instagram.
Ringrazio Giorgio Reclama per il suo contributo alla redazione di questo articolo.
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