È giunto il momento dell’anno più temuto da tutti i social media cosi dell’universo: bisogna preparare i post per Natale.
Ho selezionato tre esempi di Real Time Marketing dorato: sono i promossi e bocciati da cui potrai prendere ispirazione – o prendere le distanze – per il tuo calendario editoriale.
Il Real Time Marketing
Non diamo nulla per scontato, quindi: cos’è il Real Time Marketing?
È quel metodo di comunicazione che si aggancia a particolari eventi, momenti reali, ricorrenze e festività per veicolare un messaggio, dal brand alle persone.
Si tratta di un marketing in presa diretta, che quindi poggia su quello che accade offline: nel caso del periodo natalizio le date e gli avvenimenti sono, ovviamente, prevedibili.
Ora, molti sono favorevoli, molti sono contrari all’uso di questi post festivi sui social. Come vedremo negli esempi selezionati, in realtà, ciò che conta rimane sempre costruire dei contenuti di valore.
Ecco, allora, i tre post che ti aiuteranno a decidere cosa pubblicare sulle tue Pagine durante le prossime settimane.
Bocciato, penna blu e dietro la lavagna
Questo contenuto non ha scusanti.
Crema Novi, come molti altri, ha semplicemente formulato degli auguri e montato i prodotti a mo’ di abete.
“Grazie, a te e famiglia”, ma posso benissimo ignorare questa comunicazione: non colpisce la mia attenzione – se non per uno sguardo sdegnato – non mi dice nulla sul brand, non comunica nulla di unico o riconoscibile. A parte il barattolino che sì, ci sta, ma non aggiunge nulla di creativo, divertente o emozionale.
Anche Arbre Magique sfrutta la forma del suo prodotto – l’alberello appunto – per ogni Natale: qualche tocco di rosso, qualche pallina, una spolverata di neve et voilà.
Nessuno sforzo creativo, nessun sorriso e nessun brivido per gli utenti.
Non si applica, potrebbe fare di più
Qui siamo sulla fascia media.
Il Tartufone è un prodotto prettamente natalizio: il Natale è quindi la giornata dei Tartufone lovers. Ci sta. Carino.
Ma è un post che andresti a condividere? È un post che coinvolge e lascia un messaggio? Direi di no.
Un post celebrativo, che finge di essere dedicato alle persone ma è completamente centrato sul prodotto.
Potreste obiettare che andrebbe valutato il contesto e il brand di cui stiamo parlando: bene, vi suggerisco di andare a guardare il lavoro che fa Bauli. Anche questo un marchio legato alle festività dicembrine, che ha però trovato il modo – creativo – per comunicare tutto l’anno e in modo mai banale.
Ha le potenzialità, ma non si applica.
Promosso e inaspettato
Ero tentata di citare Barilla, che qualche anno fa fece un post molto carino alla Vigilia di Natale, in cui salutava tutti coloro che si preparavano alla maratona di cucina che stava per iniziare.
Ma poi ho scelto di inserire Perlana, un brand non blasonato a livello social che in realtà lavora molto bene.
Perlana non fa semplicemente gli auguri, ma scherza sul tessuto del vestito di Babbo Natale e sul fatto che c’è sempre qualcuno che deve indossarlo in casa.
Non è il post del secolo ma è cucito addosso al brand – dopotutto parla di capi, lavaggi e resistenza – e usa un linguaggio che è quello di Perlana, si rivolge alle donne e strappa anche un sorriso, riportando alla mente tanti momenti vissuti con le persone che amiamo.
Semplice, essenziale, ma riuscito.
Ora che hai conosciuto il meglio e il peggio, sei pronto per dare forma al tuo post di Natale. Lo farai o non lo farai?
PS. Occhio, se posti un alberello fatto di calzini, barattolini, penne o qualsiasi altro oggetto…ti troverò!
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