Come scegliere il giusto canale di comunicazione per i tuoi contenuti

Come scegliere il giusto canale di comunicazione per i tuoi contenuti 150 150 Anna Lisa Di Vincenzo

Sito web, contenuti, diversi social a disposizione. Come combinare questo puzzle di risorse e spazi virtuali per ottenere un risultato ottimale?

Scegliendo il canale giusto per il racconto della tua azienda.

Storytelling e canali di comunicazione

Oggi ogni tipo di comunicazione online andrebbe pensato come una narrazione. L’azienda si racconta attraverso contenuti testuali, immagini, video e crea così un’immagine di sé.

Ma è giusto, e soprattutto necessario, utilizzare tutti i canali di comunicazione presenti oggi?

Avere una presenza capillare sui social, usare le newsletter, gestire un blog è garanzia di risultati?

Molte attività commerciali – come anche molti imprenditori o consulenti – presenti online pensano che la quantità faccia la qualità: usano tutti i social, da LinkedIn a Instagram, producendo contenuti uguali replicati sulle varie piattaforme.

Questa strategia è piuttosto sbagliata.

Lo Story-Relationship Funnel

Definire un piano di comunicazione e di storytelling presuppone una serie di riflessioni iniziali.

A chi ci stiamo raccontando?

La prima grande distinzione va fatta tra la comunicazione B2B e quella B2C:

  • un business storytelling, rivolto alle aziende
  • un consumer storytelling, rivolto alle persone.

E così abbiamo già creato uno spartiacque ben definito.

Qual è il nostro obiettivo?

Possono essere due gli scopi principali della nostra comunicazione:

  • brand awareness, quindi la conoscenza del brand, la percezione dell’azienda
  • conversione, quindi l’azione del nostro interlocutore, l’acquisto.

Un obiettivo ovviamente non esclude l’altro, ma è importante capire che i media da sfruttare per ottenere i due goals sono diversi, ma complementari.

A questo punto possiamo sintetizzare queste considerazioni iniziali in un Bullseye, che è quello elaborato da Shane Snow [1]:

L’autore, esperto di storytelling, parte dal presupposto che dobbiamo attirare i nostri ascoltatori e renderli partecipi della nostra storia, ma possiamo farlo solo sfruttando i giusti canali che vanno scelti in base all’audience che vogliamo avvicinare e all’obiettivo che vogliamo raggiungere.

Andiamo a vedere nello specifico.

La comunicazione business

Se devo mettere in piedi un business storytelling andrò a rivolgermi a imprenditori, ad altre aziende, a professionisti: dove trovarli?

Sicuramente non su Instagram, dove la popolazione media è giovanissima, per cui dovrei creare dei contenuti visivi che poco si adattano al mio tema: come puoi vedere, la mia audience non è su questo canale e la mia narrazione non si adatta al codice del social.

Userò allora LinkedIn, dove posso effettivamente costruire una comunicazione efficace, o YouTube per creare la mia immagine e raccontarmi. Preferirò SlideShare o dei webinar a pagamento per ottenere la conversione. E qui ritornano i due obiettivi: brand awareness, vendita.

Ovviamente il centro focale rimane sempre il sito, che è una vetrina virtuale che va curata.

La comunicazione per le persone

Se voglio raggiungere i potenziali clienti andrò dove passano il loro tempo: su Facebook, Instagram, YouTube, Pinterest. Sfrutterò al massimo i social, ma anche in questo caso facendo una scrematura e scegliendo la piattaforma il cui pubblico corrisponde alla mia audience.

Quindi, se voglio raggiungere i giovanissimi, userò Instagram e YouTube. Se ho un mercato all’estero sfrutterò anche Pinterest, dove il social è molto più forte che in Italia. E ovviamente la mia narrazione dovrà adeguarsi al codice espressivo di quel medium.

Email e CTA

Uno strumento che funziona sempre è l’e-mail: con le dovute distinzioni – nel tono di voce e nella struttura – il messaggio di posta arriva direttamente al destinatario, lo interpella in prima persona e gli propone di compiere un’azione.

Un indirizzo mail è una risorsa importante, ma va sfruttata in modo adeguato: quindi no allo spam, sì alla personalizzazione, sì allo storytelling.

In ogni caso, ricorda che in qualsiasi contenuto tu costruisca è necessario inserire una CTA, la famosa Call to Action: dopotutto, come mostra anche il Bullseye, l’obiettivo finale è portare la persona o l’azienda nel tuo circolo d’influenza, al centro.

Da questo breve approfondimento capirai che per costruire una relazione con chi ti legge o ti segue è necessario usare una narrazione avvincente, ma soprattutto renderla fruibile e raggiungibile alla tua audience.

If a tree falls in the forest and no one’s there to hear the sound, did it really happen?

FONTI

1] Shane Snow on Storytelling

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